Gambe gonfie e ritenzione idrica. Come risolvere il problema?

ritenzione idrica

Vi è mai capitato di sentire gonfiore alle gambe, di notare allo specchio quel buchetto sulla coscia che il mese scorso non c’era? La genetica, si sa, non è un fattore modificabile.

Quello su cui possiamo puntare per evitare l’insorgere di inestetismi e gonfiori, sono piccoli accorgimenti nella vita di tutti i giorni.

Ecco alcuni punti molto importanti da considerare:

  • Lo stretching è un passo fondamentale a cui non rinunciare mai al termine dei nostri allenamenti. Oltre che per la mobilità articolare e l’elasticità muscolare, lo stretching permette di far defluire i liquidi accumulati durante l’allenamento. La posizione con le gambe in su poggiate al muro è ottimale.

  • Prima di andare a dormire alla sera o anche durante la notte è importante che gli arti inferiori si trovino in una posizione più in alto rispetto al resto del corpo. Questo permette ai liquidi in eccesso di defluire.

  • Trattamenti estetici ed integratori possono aiutare a migliorare la qualità e l’estetica della nostra pelle. Non sono però efficaci al 100% se sfruttati da soli. L’ideale è la combinazione di questi con una corretta alimentazione e un allenamento costante. È importante durante gli allenamenti andare a stimolare il muscolo senza però esasperarlo, ed evitando che si infiammi (causa di inestetismi o gonfiori).

  • Quando fai la doccia, fondamentale prima di chiudere l’acqua un getto di acqua fredda sulle gambe. Questo oltre a dare sollievo alle gambe, è un vero aiuto alla circolazione. L’ideale sarebbe immergere le gambe in una vasca di acqua fredda, ma questo lo lascio ai più temerari!

  • È importante nell’allenamento: non permettere al tuo organismo di andare in sovrallenamento eccedendo nelle sedute settimanali (3-4 a settimana). Questo porta il corpo in acidosi e da il via a diversi processi infiammatori (tra i quali proprio la cellulite ad esempio). Infine fondamentale è variare ogni 4-6 settimane circa il proprio programma di allenamento per permettere all’organismo di non adattarsi eccessivamente agli stessi esercizi ma ricevere invece stimoli diversi.

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